La terapia fisica delle onde d’urto presenta le seguenti proprietà:
– consente di ridurre o sostituire il ricorso ai trattamenti chirurgici
– consente di ridurre l’uso dei farmaci anti-infiammatori e antidolorifici
– velocizza i processi di guarigione
– è semplice, sicuro, ha poche controindicazioni ed effetti collaterali quasi nulli.
A seconda della zona da trattare e della prossimità alla superficie ossea, il trattamento può essere più o meno doloroso. Il medico può effettuare durante la seduta qualche pausa o diminuire la L’intensità dell’energia, a seconda della tolleranza del paziente.
Ogni seduta dura, a seconda del tipo di macchina utilizzato, da 5 a 10 minuti. Al termine della seduta potrebbe permanere una certa dolenzia per tutto l’arco della giornata, è assolutamente normale e fa parte dell’effetto terapeutico. Importante evitare di applicare il ghiaccio, che è infatti, un vasocostrittore e questo renderebbe nulla l’efficacia della terapia.
Gli effetti della terapia con le onde d’urto sono di tipo meccanico e possono distinguersi in: effetti di tipo diretto e di tipo indiretto.
– L’effetto diretto sul tessuto della zona bersaglio è determinato dalla trasformazione delle onde d’urto in energia cinetica, che grazie alle diverse densità corporee (osso-muscolo-grasso), genereranno un’ulteriore reazione di riflessione e di trasmissione responsabile della disaggregazione delle fibrocalcificazioni e del riassorbimento delle stesse.
– L’ effetto indiretto riguarda invece la conseguenza del passaggio dell’onda pressoria ed è definito come fenomeno della cavitazione. Può essere definito come la formazione di microscopiche bolle di gas che, al sopraggiungere della successiva onda pressoria, vengono colpite ed implodono. Superano le resistenze elastiche del tessuto circostante, favorendo una maggiore e profusa vascolarizzazione.
Negli ultimi anni le onde d’urto hanno trovato una larga diffusione in ambito fisioterapico, nella medicina nello sport e nella cura di lesioni dermatologiche. Questa cura è indicata per il trattamento di tutte le forme di tendinopatie, nonché in caso di borsiti, spina calcaneare e fasciti plantari. Trova inoltre, riscontro nel trattamento di stiramenti muscolari, contratture, pubalgie, ferite, ulcere e ustioni.
L’efficacia dei risultati ha generato un notevole interesse verso questa terapia, spingendo sempre più medici e persone a rivolgersi ad essa. Oltre a favorire la guarigione delle aree danneggiate, il trattamento consente di alleviare il dolore migliorando la qualità della vita del paziente e riducendo la necessità di farmaci. Inoltre, la fisioterapia con le onde d’urto è consigliata anche nel caso di ritardo di calcificazioni in seguito a fratture del tessuto osseo, in questo caso le onde d’urto aumentando la vascolarizzazione accelerano il processo di calcificazione.
Per iniziare ad ottenere dei risultati soddisfacenti con la terapia è importante che il paziente faccia almeno 4-5 sedute, necessarie affinché s’inizi ad avvertire una diminuzione del dolore e si ristabiliscano i parametri precedenti all’infortunio. Le onde d’urto possono essere utilizzate sia per patologie in fase acuta, risalenti a pochi giorni o settimane, sia per patologie croniche.
Il trattamento con le onde d’urto è abbondantemente utilizzato anche per ciò che riguarda la podologia, rappresenta infatti, un aiuto decisivo per numerosi problemi cronici relativi al piede, che a lungo andare possono limitare le capacità di deambulazione dei soggetti colpiti.
Uno di questi è la fascite plantare, che si localizza nella zona della pianta del piede e provoca un dolore intenso lungo tutta l’arcata plantare fino ad arrivare alla zona del calcagno. Una terapia a base d’onde d’urto permette di risolvere questo fastidioso problema nell’ 80% dei casi. Già dalle prime sedute il paziente riacquista l’appoggio senza avvertire eccessivo dolore.
Le onde d’urto sono molto utilizzate in ambito ortopedico, non solo per la cura di numerose patologie dei tendini e dell’osso, ma anche nelle patologie del tessuto muscolare. Attualmente il principale campo di applicazione delle onde d’urto extracorporee è rappresentato proprio dalle patologie dei tendini (specie se in fase cronica e refrattarie ad altre terapie), così come dai disturbi della rigenerazione ossea (pseudoartrosi e ritardi di consolidazione). Inoltre, più di recente, soprattutto in ambito di traumatologia dello sport, sono state introdotte nuove indicazioni anche per il tessuto muscolare, al fine di facilitare il recupero in caso, contratture, dolore da fibrosi e ossi-calcificazioni post-traumatiche. Inoltre, è bene precisare che le onde d’urto possono essere indicate per le patologie tendinee e affini, anche in assenza di calcificazioni.
Altro settore in cui le onde d’urto trovano sempre più spazio è quello della medicina estetica. La terapia risulta essere molto utile infatti, per risolvere problemi cutanei ed alcuni dei suoi inestetismi.
In medicina estetica l’utilizzo delle onde d’urto si dimostra uno dei trattamenti in assoluto più efficace nella cura della cellulite o panniculopatia avanzata di tipo fibroso-sclerotico e nella riduzione degli accumuli adiposi localizzati.
L’azione meccanica delle onde d’urto liporiducenti viene veicolata da una dispositivo elettromedicale ad uso esclusivo di centri medici e personale specializzato. I protocolli vengono adeguatamente personalizzati per numero di colpi, quantità di energia ed intensità in variazione della complessità dell’inestetismo da trattare e della sua collocazione
L’efficacia della terapia con onde d’ urto ha mostrato i propri risultati positivi anche per ciò che concerne la medicina veterinaria, il trattamento viene utilizzato maggiormente nelle specie equine e meno frequentemente per i piccoli animai domestici Attualmente le onde d’urto, nel cavallo, sono fruttuosamente impiegate per la terapia di varie patologie ossee e tendinee, non migliorate dopo i trattamenti tradizionali.
Le onde d’urto posso essere di due tipi:
– Onda d’urto radiale (o balistica)
– Onda d’urto focale (o focalizzata)
Le onde d’urto radiali non sono direzionate su un unico punto ma si irradiano su tutta la zona trattata. L’onda d’urto radiale viene generata grazie ad un particolare manipolo a forma di pistola. All’interno della canna un proiettile d’acciaio viene indirizzato mediante aria compressa a 4-5 bar di pressione contro un trasduttore metallico posto come terminale della pistola. Dalla collisione si genera un’onda d’urto che, attraverso il terminale metallico, si diffonde radialmente nel tessuto trattato
Le onde d’urto focalizzate sono onde la cui energia viene concentrata (focalizzata) su di un particolare punto della parte trattata, inoltre possono essere generate da tre diverse tecnologie, tramite generatore:
– Elettroidraulico: consiste in due elettrodi che, attraverso l’emissione di corrente, surriscaldano l’acqua nella quale sono immersi provocandone l’evaporazione e di conseguenza l’innalzamento della pressione che genera l’onda d’urto.
– Elettromagnetico: formato da una bobina ricoperta da una membrana metallica che al passaggio della corrente genera un campo magnetico che causa l’espansione della membrana provocando così la formazione delle onde d’urto.
– Piezoelettrico: il sistema utilizza dei cristalli piezoelettrici, che stimolati elettricamente generano delle contrazioni ed espansioni del proprio volume provocando onde di pressione.
In sintesi, dunque, con le onde d’urto focalizzate è possibile regolare esattamente la profondità di penetrazione e focalizzazione l’energia direttamente sull’area patologica da trattare. Mentre, le onde d’urto radiali vengono utilizzate in genere per patologie più superficiali. Le onde di pressione radiale rappresentano una soluzione non invasiva per trattare le patologie a lungo termine delle inserzioni e dei tessuti molli. Il trattamento locale della zona colpita aiuta così, lo schema di guarigione.
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Questi dispositivi clinici con onde a pressione radiale sono adatti principalmente per i seguenti campi di applicazione: Ortopedia, Reumatologia, Medicina fisica, Fisioterapia, Club sportivi, Agopuntura, Estetica, Veterinaria, Podologia e Chiropratica.
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