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Terapia del dolore: cos’è e come funziona

7 Apr 2022/Blog

Cos’è la terapia del dolore? La terapia del dolore serve a identificare, valutare e trattare efficacemente il dolore cronico nel paziente.

A seconda dei casi, si può agire con interventi differenti, che vanno dall’assunzione di farmaci alla fisioterapia.

In questo articolo vedremo più nel dettaglio cos’è la terapia del dolore, quali azioni terapeutiche può prevedere e come si inserisce nell’ambito della pratica fisioterapica.

Che cos’è la terapia del dolore

La terapia del dolore, chiamata anche terapia antalgica, è quell’insieme di interventi terapeutici che hanno l’obiettivo di ridurre o eliminare il dolore cronico.

Facciamo un passo indietro. Lo studio internazionale Survey of chronic pain in Europe, pubblicato nel 2017, rivela che una persona su cinque in Europa convive con il dolore cronico, più o meno intenso e trattato secondo strategie differenti. Il campione che ha risposto al questionario di raccolta dati comprende quasi 3500 persone di 17 paesi diversi.

I dati più recenti sulla situazione italiana, presentati nel 2019 all’International Theras Day di Milano, indicano che nel nostro paese le persone affette da dolore cronico sono più di 16 milioni, ossia oltre il 26% della popolazione. Una strategia terapeutica mirata è dunque necessaria, specie se si considera quanto il problema sia diffuso e importante.

Per capire meglio cos’è la terapia del dolore, concentriamoci ora sui diversi tipi di dolore percepiti e sulle loro cause. Si possono distinguere due situazioni, a livello generale:

  • Dolore nocicettivo: si evidenzia quando un danno ai tessuti, oppure una reazione di tipo somatico, o ancora un danno interno attivano i ricettori del dolore. Questi ultimi, chiamati nocicettori, sono responsabili della percezione dolorosa.
  • Dolore neuropatico: insorge come conseguenza di un danno o di una disfunzione che colpisce le cellule nervose.

Nel dolore cronico, la percezione dello stato doloroso permane nel tempo ed è ricorrente. La persona vive “un’esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole collegata a un danno tissutale effettivo o potenziale”, per dirla secondo la definizione dell’Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore (IASP).

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Tale definizione evidenzia come il dolore coinvolga diverse dimensioni, con elementi sensoriali, ma anche cognitivi ed emotivi. L’effetto è tale da influenzare i comportamenti e gli atteggiamenti del paziente nella sua vita quotidiana.

Se il dolore ha una valenza multidimensionale, però, anche gli interventi terapeutici che si possono mettere in campo per attenuarlo o eliminarlo sono più di uno. Li vedremo meglio nel prossimo paragrafo.

Le tecniche utilizzate

Nel campo della terapia antalgica, infatti, le tecniche e le terapie adottate sono diverse e possono essere utilizzate anche in abbinamento. Prima di definire la strategia e la portata dell’intervento, tuttavia, è necessario un attento esame.

Il primo passo è ovviamente quello di valutare la situazione in modo completo, con un’anamnesi precisa. L’esame ha l’obiettivo di individuare le caratteristiche del dolore, la sua localizzazione e le cause che hanno provocato la manifestazione dolorosa.

Tali cause possono essere diverse tra loro e collegate a danni o patologie più o meno gravi. Ad esempio, il dolore può avere origine da lesioni ai tessuti, da infiammazioni di varia natura o da malattie di tipo degenerativo. Spesso la terapia del dolore si associa alla malattia oncologica, ma non sempre il dolore cronico è causato da tumori e neoplasie.

Una volta conclusa l’anamnesi preliminare, che comprende anche l’analisi delle conseguenze che il dolore ha sulla qualità di vita del paziente, si definiscono le modalità di azione per ridurre o eliminare il problema.

Alcuni degli interventi utilizzati nella terapia antalgica comprendono, ad esempio:

  • Terapia farmacologica: si interviene con la somministrazione di farmaci analgesici, come gli antinfiammatori, oppure con l’uso di oppioidi deboli o forti, o ancora con farmaci anticonvulsivanti o antidepressivi, quando il dolore ha cause neuropatiche. Il tipo di farmaco somministrato dipende dall’intensità del dolore, dalle cause scatenanti, dalla situazione generale del paziente.
  • Terapia chirurgica: si tratta di interventi di tipo microchirurgico che agiscono sulle lesioni nervose. Solitamente questi interventi migliorano le condizioni del nervo danneggiato o in sofferenza e si accompagnano ad altre terapie.
  • Fisioterapia: la fisioterapia può agire efficacemente nell’ambito della terapia del dolore, sia con esercizi mirati, sia attraverso l’uso di dispositivi medicali o elettromedicali.
  • Trattamenti cognitivi e comportamentali: si tratta di azioni che permettono al paziente di apprendere strategie di autocontrollo, adattamento e ristrutturazione cognitiva. Lo scopo è aiutarlo a ridurre il dolore o a tollerarlo meglio, migliorando la qualità di vita.

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Come abbiamo già affermato, spesso tali interventi terapeutici si integrano a vicenda, con effetti sulle diverse componenti fisiche, psicologiche ed emotive influenzate direttamente o indirettamente dal dolore. Ad un problema dalle molte sfaccettature corrisponde quindi un approccio terapeutico differenziato.

Dopo aver meglio definito cos’è la terapia del dolore e aver descritto per sommi capi alcune delle tecniche di intervento utilizzate in tale ambito, ci concentreremo ora sul ruolo della fisioterapia nel trattamento del dolore cronico.

Terapia del dolore e fisioterapia

La fisioterapia interviene con trattamenti mirati per aiutare il paziente ad acquisire consapevolezza sulle cause del dolore, ridurre il problema e le sue conseguenze, riacquistare autonomia nello svolgimento delle attività quotidiane.

Ovviamente, nella scelta delle modalità di intervento e nel rapporto con il paziente, il fisioterapista dovrà tenere in conto diversi elementi: situazione fisica, manifestazione del dolore, aspetti psicologici collegati.

Esercizi e trattamenti dovranno quindi seguire un percorso di cura individualizzato e specifico in diverse fasi, tra cui:

  • La valutazione complessiva della situazione, in ambito fisico, psicologico e sociale.
  • L’individuazione delle azioni di trattamento più adatte. L’intervento potrà comprendere, ad esempio, la terapia manuale condotta dallo specialista, l’esecuzione di esercizi mirati da parte del paziente, l’utilizzo di dispositivi elettromedicali per la tecarterapia, la laserterapia e la neurostimolazione.
  • L’utilizzo di altre tecniche specifiche, quali la dermoneuromodulazione, un trattamento manuale cutaneo leggero mirato a ridurre le tensioni.

Meditek Academy il 30 aprile 2022 propone a medici, fisioterapisti e operatori sanitari un corso della durata di otto ore sulla terapia antalgica. L’evento si svolgerà in presenza presso l’Hotel Mediterraneo a Napoli ed è valido per l’acquisizione di 8 crediti nell’ambito dei percorsi di ECM – Educazione Continua in Medicina: la quota di iscrizione è di 40 euro.

Nel corso della giornata i partecipanti avranno l’opportunità di:

  • capire meglio cos’è la terapia del dolore e da cosa è causata la manifestazione dolorosa;
  • comprendere come la terapia antalgica si inserisce nella fisioterapia, dalla valutazione della situazione del paziente alla scelta dei trattamenti;
  • quali strategie, tecniche ed esercizi utilizzare nella pratica clinica collegata.

Il corso sarà tenuto da specialisti ed esperti qualificati che illustreranno ciascun tema con un approccio teorico – pratico, come in tutti i percorsi formativi promossi da Meditek Academy. A ciascun partecipante verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Per maggiori informazioni sul programma della giornata, sui contenuti formativi e sulle modalità di iscrizione, visita la pagina dedicata all’evento. I posti sono limitati: non perdere l’occasione, clicca e iscriviti subito!